Tutti nella nostra vita abbiamo usato un antivirus, ma oggi è ancora sufficiente affidare la propria sicurezza a un prodotto del genere? I fatti e i numeri dicono più no che sì.
Un classico antivirus poteva andare bene venti anni fa, quando il loro unico compito era quello di fermare i virus. Si trattava di un virus per volta quasi sempre riconducibile a una ben precisa operazione.
Ora però il panorama della sicurezza, o meglio degli attacchi informatici, è completamente cambiato.
La minacce arrivano da più fronti e i prodotti di sicurezza devono difendersi da più minacce simultaneamente (eseguibili che vanno in memoria, link presenti nelle chat o nelle email, pagine web che contengono codice maligno, etc.)
Non si tratta più (solo) di individuare un virus, ma di proteggere i dati durante la navigazione web, impedirne il furto di identità e così via: c’è bisogno di avere un sistema di sicurezza che faccia da scudo a 360 gradi.
Quali sono, quindi, i limiti che ha oggi un antivirus? Dove non riesce ad arrivare?
Ecco 3 elementi chiave per la sicurezza che oggi un generico antivirus non è in grado di affrontare adeguatamente:
- Aggiornamento
La maggior parte degli antivirus per poter rilevare la presenza di un virus ha bisogno delle firme: quando esce un nuovo virus, i laboratori devono analizzarne dei campioni e sviluppare un antidoto (le firme) che permetta agli antivirus di riconoscerlo e fermarlo.
Dopodiché quell’antidoto deve essere reso disponibile e le varie postazioni devono scaricare questo aggiornamento.
Al giorno d’oggi i virus hanno una velocità di diffusione molto elevata e, con la lentezza di questo processo, è impossibile avere un antivirus sempre aggiornato e in grado di intercettare le minacce più recenti.
L’ideale sarebbe avere un antivirus che non necessiti di aggiornamenti, ossia che sia sempre aggiornato.
- Protezione dell’identità
Il furto d’identità avviene quando un hacker si impadronisce delle credenziali tue o dei tuoi clienti per “rubare qualcosa”: soldi, accesso ad altri sistemi, alla posta elettronica, etc.
Al di là di eventuali soldi rubati, il problema del furto di identità è che se un hacker commettesse un reato sarebbe come fossi stato tu a commetterlo.
Le statistiche dicono che, ogni anno, negli Stati Uniti 15 milioni di persone subiscono un furto di identità che poi viene utilizzato per commettere azioni fraudolente.
Purtroppo subire un furto di identità è abbastanza semplice: è sufficiente che PC sia presente uno spyware o un keylogger e, anche se stai navigando su un sito sicuro, ecco che questo programma può intercettare i tuoi codici di accesso online nel momento in cui vengono digitati.
Senza un’adeguata protezione anche tu e i tuoi clienti potreste cadere vittime di azioni di questo tipo.
- Privacy
Oggi è l’asset più a rischio perché si fa tutto online: acquisti, transazioni bancarie, comunicazioni di vario tipo.
Secondo una ricerca, il 91% degli adulti dichiara di aver perso il controllo di dove e come vengono raccolti e gestiti i propri dati personali durante le attività online.
I prodotti che non dispongono di esplicite funzionalità di protezione della privacy non possono impedire che un’attività venga tracciata.
Facciamo un esempio: hai presente quando cerchi su internet una macchina, un ferro da stiro o un altro oggetto? Noterai sbucare dalle pareti banner e email che riguardano esattamente l’articolo che stavi cercando. Vuol dire che sei tracciato. Non è tanto il tracciamento il problema, ma il fatto che vengono disseminate in giro talmente tante informazioni che può succedere che finiscano in mano a malintenzionati.
L’antivirus è in grado di far scomparire le tracce?

Installare un antivirus: sì o no?
Ne ho dette tante sul povero antivirus, ma quindi serve ancora o no? Nonostante tutto, il rischio che si corre installando un antivirus è nettamente più basso rispetto a quello che si corre non installandolo.
Anche stando molto attenti ai file che scaricati e ai link cliccati, non è sempre sufficiente per essere al sicuro da ogni minaccia. La possibilità di cadere vittima di qualche attacco è sempre presente.
Anche siti noti e sicuri possono diventare veicolo di malware senza che ce ne si renda conto. Il tutto senza considerare che gli utenti meno esperti o distratti potrebbero avere le idee poco chiare in termini di best practice per un IT sicuro.
Ok vengo al punto: in caso di minacce “note” l’antivirus serve eccome! È sulle minacce moderne che serve l’EDR, anche se, da solo, non serve nemmeno questo strumento.
Per minimizzare i rischi il più possibile e stare tranquilli, occorre quindi scegliere uno tra gli strumenti di cybersecurity più completi in circolazione.
La soluzione c’è ed è a misura di MSP
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Ora è cresciuta e dispone di una suite completa di prodotti di sicurezza contro virus e malware.
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